Superficie: 18,6 km2
Abitanti: 448
Altitudine: 383m s.l.m.
Coordinate geografiche: 39°34′52.32″N 9°16′58.08″E
Patrono: San giacomo
Situato nella regione storica del Gerrei, nella parte sud-orientale della Sardegna, Goni offre un’atmosfera di tranquillità e spensieratezza tra boschi incontaminati e macchia mediterranea profumata di mirto. Il fiume Flumendosa e il lago Mulargia regalano panorami incantevoli con sfumature che mutano dal verde all’azzurro.
Il maestoso Parco Archeologico Pranu Muttedu racconta la storia del territorio prima dell’ascesa della civiltà nuragica. Tra rocce scoscese e alberi secolari si individuano un villaggio neolitico, una necropoli a domus de janas (le tipiche grotticelle sotterranee artificiali della preistoria sarda, a uso funerario), e il più grande assembramento in Sardegna di menhir, grandi pietre allungate infisse nel terreno. Sul roccione di Genna Accas si trova un secondo gruppo di tombe a domus de janas, finemente scavate nella roccia, accanto alle quali si individuano tre circoli di pietre utilizzati come luoghi di culto. Nell’area sono presenti anche i resti della tomba megalitica a “galleria coperta” (allée couverte) di Baccoi.
La più importante testimonianza nuragica della zona è il nuraghe Goni: posto su un altipiano, presenta un’imponente struttura costituita da un’unica torre edificata con pietre calcaree, attorno alla quale è possibile osservare resti di una cinta muraria e capanne nuragiche a pianta circolare. I segni del periodo nuragico si ritrovano anche in località Domus Suas, dove sono custoditi vari edifici, tra cui un nuraghe e una probabile tomba di giganti. I luoghi come il nuraghe Goni e le domus de janas, ricchi di fascino e mistero, sono da sempre oggetto di leggende popolari. Si diceva che il nuraghe fosse la dimora di un terribile orco, e che le domus de janas fossero abitate da esseri incantati con le fattezze di piccole donne: ricevere una loro visita era di buon auspicio per tutta la famiglia.
Oltre alle sue ricchezze archeologiche, Goni è una meta imperdibile per gli appassionati e gli esperti di geologia. Nelle località Peinconi e Cort’e Sa Marra è possibile osservare dei bastoncelli dentellati incastonati nelle rocce scistose: sono i Graptoliti, fossili risalenti al Paleozoico (da 520 a 300 milioni di anni fa). Si tratta di reperti unici, che narrano la storia del nostro pianeta e invitano a scoprire il fascino delle creature marine che abitavano i mari primordiali.
Goni attrae anche coloro che cercano una dimensione più spirituale. Il paese è una tappa del Cammino religioso di Santu Jacu, un percorso che segue gli antichi luoghi di culto di San Giacomo nell’isola, offrendo ai pellegrini momenti di profonda riflessione e contemplazione attraverso luoghi suggestivi. Goni fa parte anche del Cammino di Santa Barbara, che attraversa le antiche aree minerarie del Sarrabus-Gerrei in un connubio di antica fede, storia e paesaggio.
Un’eccezionale combinazione di ricchezza e rarità di monumenti archeologici in un ambiente naturale con grande varietà di colori e profumi
Un piccolo borgo di tradizione agropastorale che sorge su un altopiano da cui ammirare natura incontaminata e splendidi tramonti.
SERRI
Circondato da paesaggi lacustri, un paese-museo che accoglie ricchezze archeologiche e caratteristiche case a corte costruite in blocchi di basalto locale.
ORROLI