Pranu Muttedu entra nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO
Il parco archeologico di Pranu Muttedu, con le sue domus de janas, è ufficialmente Patrimonio Mondiale dell’Umanità, grazie all’iscrizione di 17 necropoli preistoriche sarde nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco, per il loro eccezionale valore universale.
La candidatura è nata su iniziativa del Centro Studi “Identità e Memoria” (Cesim) con il coinvolgimento della Regione Sardegna, del Ministero della Cultura e numerosi comuni sardi, e sostenuta da un ampio lavoro scientifico e istituzionale.
«È un giorno di grande emozione e responsabilità», dichiara Alessandro Boi, presidente della Fondazione Petrass, ente gestore del sito. «Questo riconoscimento internazionale ci onora e ci sprona a proseguire con impegno nella tutela e nella promozione del nostro patrimonio, rendendolo sempre più accessibile e comprensibile per le nuove generazioni».
Accanto a Pranu Muttedu, la Fondazione Petrass gestisce anche il nuraghe Arrubiu di Orroli e il santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri, entrambi monumenti di eccezionale rilevanza, oggi inclusi nella Tentative List dell’UNESCO. Due siti in attesa del riconoscimento ufficiale, che insieme a Pranu Muttedu rappresentano un patrimonio archeologico unitario e straordinario, testimone della lunga continuità culturale dell’Isola.
Il nuovo status di sito UNESCO apre nuove prospettive per la valorizzazione culturale e turistica del territorio, con ricadute positive in termini di consapevolezza, sviluppo sostenibile e coinvolgimento delle comunità locali. La Fondazione Petrass è già al lavoro per potenziare strumenti di visita, progetti educativi, attività divulgative e azioni di promozione nazionale e internazionale.