Ingresso gratuito nei siti archeologici della Fondazione Petrass per chi torna nei paesi d’origine
Un invito a riscoprire le radici, un gesto simbolico di accoglienza per chi ritorna alla madre terra. Con l’iniziativa “Ritorno alle radici”, la Fondazione Petrass apre gratuitamente le porte dei suoi siti archeologici a tutte le persone nate a Goni, Orroli e Serri ed espatriate che, durante i mesi di luglio, agosto e settembre, torneranno in Sardegna per le vacanze.
La proposta nasce dal desiderio di rafforzare il legame profondo che unisce i sardi alla propria terra, anche quando la vita li costringe lontano. Un legame che non si spezza, ma che si rinnova ogni volta che si torna a camminare tra sentieri antichi, a contemplare il silenzio di pietre millenarie. Il Nuraghe Arrubiu a Orroli, il parco archeologico di Pranu Muttedu a Goni e il santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri, gestiti dalla Fondazione Petrass, sono simboli di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia mediterranea, e possono diventare tappe di un viaggio emozionante alla scoperta – o riscoperta – della propria identità di sardi.
«Vogliamo che chi è nato in questi luoghi senta di poter tornare a casa, anche attraverso la conoscenza del proprio patrimonio culturale. Questa è un’iniziativa che parla al cuore e che, al tempo stesso, rafforza la consapevolezza di ciò che siamo» – dichiara il presidente Alessandro Boi. Per usufruire dell’ingresso gratuito, sarà sufficiente presentare un documento che attesti la nascita a Goni, Orroli o Serri.