Fondazione Petrass

Festa dei nonni 2025

Ingresso gratuito ai siti archeologici per tutti i nonni In occasione della Festa dei Nonni la Fondazione Petrass dedica un’iniziativa speciale a tutte le famiglie. Da giovedì 2 a domenica 5 ottobre, i nonni che visiteranno i siti archeologici accompagnati dai propri nipoti avranno diritto all’ingresso gratuito nei siti gestiti dalla Fondazione: il parco archeologico di Pranu Muttedu (Goni), il nuraghe Arrubiu (Orroli) e il santuario nuragico di Santa Vittoria (Serri). L’idea nasce dal desiderio di valorizzare la figura dei nonni come custodi di memoria e identità, capaci con le loro storie e i loro racconti di tramandare alle nuove generazioni la ricchezza del passato. Durante il fine settimana, dunque, i siti archeologici diventano veri e propri spazi di incontro tra generazioni, dove la cultura è esperienza condivisa e occasione di crescita comune. «Con questa iniziativa vogliamo riconoscere il loro ruolo insostituibile dei nonni e offrire loro l’opportunità di accompagnare i nipoti alla scoperta della storia della Sardegna, perché la conoscenza delle nostre radici è un patrimonio da custodire e trasmettere», sottolinea Alessandro Boi, presidente della Fondazione Petrass. L’ingresso omaggio si riferisce al biglietto dei nonni ed è valido in tutti i siti archeologici gestiti dalla Fondazione Petrass da giovedì 2 a domenica 5 ottobre.

IX Festival Internazionale della Civiltà Nuragica

Nuoro 26 settembre, Orroli 27 – 28 settembre 2025 “Piccolo è bello. I civici musei e i siti archeologici degli enti locali” è il tema della nona edizione del Festival Internazionale della Civiltà Nuragica, in programma a Nuoro il 26 settembre e a Orroli il 27 e 28 settembre. L’evento mette al centro il ruolo strategico delle realtà locali nella valorizzazione del patrimonio culturale. Nei piccoli borghi, i musei civici e i siti archeologici gestiti dagli enti locali rappresentano infatti autentici presidi di memoria: custodiscono il passato, lo trasmettono a chi ancora abita quei territori e lo raccontano a chi arriva da fuori. Il convegno vedrà il confronto tra esperienze italiane e internazionali, con la partecipazione di direttori di musei e operatori culturali provenienti da Italia, Francia e Corsica. L’obiettivo è approfondire le sfide e le opportunità legate alla gestione delle strutture culturali, evidenziando come possano diventare punti di forza per la coesione sociale, la crescita culturale e lo sviluppo turistico sostenibile. Un momento particolarmente significativo di questa edizione sarà la presentazione della Fondazione Petrass, nata per valorizzare e promuovere tre siti archeologici di straordinaria importanza: il Parco di Pranu Muttedu a Goni, il Nuraghe Arrubiu a Orroli e il Santuario di Santa Vittoria a Serri. “La presentazione della Fondazione in questa cornice internazionale rappresenta per noi un passaggio fondamentale – afferma Alessandro Boi, presidente della Fondazione Petrass – Il nostro impegno è quello di custodire e rendere sempre più accessibile un patrimonio che appartiene non solo alla Sardegna, ma all’intera umanità. Il dialogo con altre realtà locali, in Italia e all’estero, ci permette di confrontarci sulle difficoltà comuni, ma soprattutto di condividere strategie per far percepire il valore culturale e sociale che i siti archeologici esprimono.” Il Festival Internazionale della Civiltà Nuragica conferma la sua vocazione di luogo di dialogo e riflessione sui temi legati alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio archeologico, offrendo ad addetti ai lavori, studiosi e cittadini uno spazio di incontro e confronto sulle prospettive future del settore. // scarica la locandina //

Pranu Muttedu patrimonio Unesco

Pranu Muttedu entra nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO Il parco archeologico di Pranu Muttedu, con le sue domus de janas, è ufficialmente Patrimonio Mondiale dell’Umanità, grazie all’iscrizione di 17 necropoli preistoriche sarde nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco, per il loro eccezionale valore universale. La candidatura è nata su iniziativa del Centro Studi “Identità e Memoria” (Cesim) con il coinvolgimento della Regione Sardegna, del Ministero della Cultura e numerosi comuni sardi, e sostenuta da un ampio lavoro scientifico e istituzionale. «È un giorno di grande emozione e responsabilità», dichiara Alessandro Boi, presidente della Fondazione Petrass, ente gestore del sito. «Questo riconoscimento internazionale ci onora e ci sprona a proseguire con impegno nella tutela e nella promozione del nostro patrimonio, rendendolo sempre più accessibile e comprensibile per le nuove generazioni». Accanto a Pranu Muttedu, la Fondazione Petrass gestisce anche il nuraghe Arrubiu di Orroli e il santuario nuragico di Santa Vittoria di Serri, entrambi monumenti di eccezionale rilevanza, oggi inclusi nella Tentative List dell’UNESCO. Due siti in attesa del riconoscimento ufficiale, che insieme a Pranu Muttedu rappresentano un patrimonio archeologico unitario e straordinario, testimone della lunga continuità culturale dell’Isola. Il nuovo status di sito UNESCO apre nuove prospettive per la valorizzazione culturale e turistica del territorio, con ricadute positive in termini di consapevolezza, sviluppo sostenibile e coinvolgimento delle comunità locali. La Fondazione Petrass è già al lavoro per potenziare strumenti di visita, progetti educativi, attività divulgative e azioni di promozione nazionale e internazionale.

laboratori didattici

I laboratori didattici offrono un’esperienza immersiva tra archeologia, creatività e scoperta, permettendo alle giovani generazioni di avvicinarsi al passato nei siti gestiti dalla Fondazione Petrass. Ogni laboratorio è pensato per rendere l’apprendimento un’esperienza viva e concreta, stimolando la curiosità e la passione per la storia. I laboratori sono consigliati a bambini e ragazzi di età compresa fra i 3 e i 13 anni.

Ritorno alle radici

Ingresso gratuito nei siti archeologici della Fondazione Petrass per chi torna nei paesi d’origine Un invito a riscoprire le radici, un gesto simbolico di accoglienza per chi ritorna alla madre terra. Con l’iniziativa “Ritorno alle radici”, la Fondazione Petrass apre gratuitamente le porte dei suoi siti archeologici a tutte le persone nate a Goni, Orroli e Serri ed espatriate che, durante i mesi di luglio, agosto e settembre, torneranno in Sardegna per le vacanze. La proposta nasce dal desiderio di rafforzare il legame profondo che unisce i sardi alla propria terra, anche quando la vita li costringe lontano. Un legame che non si spezza, ma che si rinnova ogni volta che si torna a camminare tra sentieri antichi, a contemplare il silenzio di pietre millenarie. Il Nuraghe Arrubiu a Orroli, il parco archeologico di Pranu Muttedu a Goni e il santuario nuragico di Santa Vittoria a Serri, gestiti dalla Fondazione Petrass, sono simboli di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia mediterranea, e possono diventare tappe di un viaggio emozionante alla scoperta – o riscoperta – della propria identità di sardi. «Vogliamo che chi è nato in questi luoghi senta di poter tornare a casa, anche attraverso la conoscenza del proprio patrimonio culturale. Questa è un’iniziativa che parla al cuore e che, al tempo stesso, rafforza la consapevolezza di ciò che siamo» – dichiara il presidente Alessandro Boi. Per usufruire dell’ingresso gratuito, sarà sufficiente presentare un documento che attesti la nascita a Goni, Orroli o Serri.